Lo sbiancamento o bleaching ha l'obiettivo di schiarire il colore dentale per migliorare e ringiovanire il sorriso.
E' un trattamento che rientra nel capitolo dell'Odontoiatria cosmetica in quanto il presupposto di intervento è che il dente sia sano e non necessiti di terapia ricostruttiva estetica.
L'estetica della bocca trasmette un messaggio: un bel sorriso è in grado di comunicare silenziosamente, ma in modo seducente, la personalità e la salute del soggetto.
Oggi è possibile assecondare l'esigenza di migliorare la propria immagine attraverso lo sbiancamento-schiarimento del colore dei denti.
Il principio attivo, variamente veicolato e con diversi metodi di applicazione, che rende possibile lo sbiancamento è il perossido di carbamide e il perossido di idrogeno.
L'effetto collaterale del trattamento di sbiancamento è l'ipersensibilità che si realizza e può durare alcuni giorni in funzione della sensibilità individuale e dell'età del paziente. Il paziente oltre i 50 anni infatti ha disturbi della sensibilità molto ridotti a seguito dell'ispessimento della dentina e assottigliamento dello smalto e alla fisiologica riduzione della polpa dentale.
Il trattamento può essere effettuato domiciliarmene con la creazione di una mascherina in cui giornalmente il paziente inserisce il prodotto sbiancante per un ciclo di circa sette giorni oppure con trattamento in studio della durata di circa 45 minuti che a secondo del risultato che si vuole ottenere può essere ripetuto fino ad un massimo di quattro volte a distanza di circa 15 giorni.
Dopo il trattamento per almeno 48 ore il paziente deve astenersi dall'assumere cibi o bevande colorate come tè, caffè, coca cola, vino, sughi e salse, marmellate, liquirizia e astenersi dal fumare.
Il risultato è piuttosto stabile per almeno due anni dopo di che è possibile ripeterlo se necessario.
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